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Per il terzo anno consecutivo PARMA 360 Festival della creatività contemporanea anima la primavera culturale parmigiana con un ricco programma di mostre, iniziative ed eventi che mostrano uno sguardo a 360° sul sistema della creatività contemporanea italiana e un focus sulla creatività emergente. Fino al 3 giugno 2018, in diversi spazi istituzionali e privati della città, si svolgono mostre di pittura, fotografia, arte digitale, scultura alternate a concerti, performance e attività formative e laboratoriali che annoverano alcuni tra i nomi più rilevanti dell’arte contemporanea italiana, come Davide Coltro, Francesco Diluca, Franco Fontana, Giovanni Frangi, Pietro Geranzani, Carlo Mattioli, Ernesto Morales, Barbara Nati e Daniele Papuli.

Nella città che è stata designata Capitale italiana della Cultura per il 2020, il Festival PARMA 360 – uno dei 32 progetti del dossier di candidatura – ha il duplice obiettivo di recuperare la naturale vocazione culturale e artistica di Parma, facendone vivere in modo nuovo e sinergico gli spazi espositivi, e di sviluppare la comunità creativa del territorio attraverso l’arte, intesa come motore di crescita e trasformazione sociale.

L’iniziativa, che vede la direzione artistica e la curatela di Chiara Canali e Camilla Mineo, è organizzata dalle associazioni 360° Creativity Events ed Art Company, con il sostegno del Comune di Parma e di “Parma, io ci sto!” e un’ampia rete di partner pubblici e privati.

Una novità di questa terza edizione è l’indagine sul tema della sostenibilità ambientale e del rapporto tra uomo, natura e paesaggio, fil rouge che unisce tutte le mostre, le installazioni e gli eventi dell’iniziativa in un percorso esplorativo visionario e poetico.

Nei giorni scorsi è avvenuta la riapertura di un vero e proprio gioiello cittadino: la crociera dell’Ospedale Vecchio in Oltretorrente, monumento dal riconosciuto valore storico. Sono stati inaugurati i progetti espositivi di quattro importanti autori italiani:

– Nell’ala lunga dell’Ospedale è ospitata la mostra “Lotteria Farnese” di Giovanni Frangi (Milano, 1959) costituita da venti teleri di grandi dimensioni con motivi paesaggistici disegnati su stoffa, che richiamano il famoso ciclo degli arazzi D’Avalos presenti nella Collezione Farnese al Museo di Capodimonte.

– Con il progetto “La Forma e le Nuvole”, a cura di Chiara Canali, il pittore argentino Ernesto Morales (Montevideo, 1974) riflette sulla natura ambivalente delle nuvole, elemento insieme celeste e terrestre, materiale e simbolico, metaforico e reale.

– Nella mostra “Alla Deriva”, curata da Camilla Mineo, le complesse composizioni digitali di Barbara Nati (Roma, 1980), pongono all’attenzione dell’osservatore la drammatica disparità tra le straripanti strutture realizzate dall’uomo con cemento, ferro e asfalto, e i malinconici ritagli di spazio dedicati alla natura.

– Sotto la volta centrale della crociera svettano le misteriose figure scultoree di Francesco Diluca (Milano, 1979), rappresentazioni dell’uomo contemporaneo spogliato da ogni orpello e ridotto in estrema sintesi al sistema circolatorio.

Nella Chiesa di San Quirino è ospitata la mostra “Terre Piane”, a cura di Chiara Canali, che mette a confronto le ricerche del maestro della fotografia di paesaggio Franco Fontana (Modena, 1933) e dell’inventore del quadro elettronico Davide Coltro (Verona, 1967).

Presente anche la mostra “Carlo Mattioli nelle collezioni di Parma”, a cura di Alberto Mattia Martini e Anna Zaniboni, in collaborazione con l’Archivio Carlo Mattioli, presso lo Studio Mattavelli Dottori Commercialisti Associati. Attraverso le opere di Carlo Mattioli, la mostra evidenzia il legame a doppio filo che l’artista ha sempre instaurato con la città di Parma e il conseguente rapporto privilegiato con i collezionisti parmigiani.

Numerosi anche i progetti collocati nella Chiesa di San Tiburzio, che fa parte del palazzo dell’Asp Ad Personam. L’esplosione dell’Uovo Cosmico di Pietro Geranzani (Londra, 1964) cambia la nostra percezione del soggetto. L’uovo è ed è stato in tutte le culture simbolo di perfezione e di vita. Nella mostra Visioni Daniele Papuli (Maglie, 1971) sperimenta la produzione di carte a mano e dà vita a una grande installazione site-specific con diverse tipologie di materiale cartaceo naturale e di riciclo.

Nell’area dell’ex SCEDEP, in via Pasubio 3, (progetto di riqualificazione urbana e rigenerazione culturale) si trovano mostre ed eventi dedicati al tema della Natura e della sostenibilità ambientale.

In esposizione la mostra Global Warming di Lia Pascaniuc; i dipinti di Federica Poletti, Giacomo Mha, BLUXM Magni, Pepecoibermuda; l’installazione Rovina di Bonton Atelier d’Architettura; la micro-abitazione Tree House 8 mq di Enrico Galeazzi; il progetto di cooperazione tra fotografia e disegno del Collettivo ABC; la mostra L’Erbario Mancante di Luca Moscariello e Giacomo Cossio; la videoinstallazione di Rino Stefano Tagliafierro. Infine il progetto Colla, un Temporary Show Lab che si propone di trasformare lo spazio dell’ex Factory di Via Pasubio 3 in un punto d’incontro tra le varie attività artistiche, artigianali, produttive e progettuali.

Orari (per tutte le sedi espositive eccetto Studio Mattavelli che apre con i seguenti orari: lun – ven, h. 9 – 18.30): dal venerdì al lunedì, ore 11- 20 | Aperture straordinarie: 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno

Ingresso libero

Informazioni al pubblico e segreteria organizzativa: [email protected]www.parma360Festival.it